BIOGRAFIA

BREVE DESCRIZIONE:

Mi piace molto studiare, vado a scuola volentieri e gli insegnanti e i compagni mi vogliono tutti bene e vorrei continuare a studiare presso l’Agenzia di Formazione Isforcoop. Sono molto attratto dal mondo social, e gestisco un blog molto seguito a Genova sono conosciuto da molte persone e spesso sono invitato agli eventi istituzionali e culturali.

AUTO-BIOGRAFIA:

Mi chiamo Ye Meike, ho 21 anni, la mia famiglia è di Wuzhou in Cina. Io, invece, sono nato a Prato in Toscana il 7 Agosto 1999 e vivo a Genova nel quartiere di Sampierdarena. Alla conclusione della scuola media dell’ I.C. Nicolò Barabino ho presentato la finale del torneo di hockey organizzato dalla scuola presso la palestra del Centro Civico Buranello. Il 15 settembre 2014 ho iniziato a frequentare l’Istituto d’Istruzione Secondaria Superiore Einaudi-Casaregis-Galilei con sede in Piazza Sopranis,5 a Genova. Mi sono iscritto all‘Istituto Professionale per Servizi Commerciali G. Casaregis, perché sono interessato alle materie informatiche terminato il 07 giugno 2019. Mi piace utilizzare il computer, infatti, trascorro a casa molto tempo al mio PC. A volte ascolto la musica, leggo le news e guardo video su argomenti vari e programmi con spettacoli, cultura, giochi, eventi per raccogliere fondi e altro. Ho ideato un blog si intitola “Genova2000″. Seguo gli eventi della città, manifestazioni, inaugurazioni locali, Flash Mob, mostre e altro. Con il mio cellulare faccio interviste e riprese giornalistiche.

Nel 2013 con la mia famiglia ho visitato la Piazza Duomo di Milano, mi è piaciuto molto la chiesa cattolica e girato per la città di Milano. Ho partecipato il 17 dicembre 2014 all’ 11° edizione di Danzando a GinnasticArte, manifestazione di danza, musica e movimento, che si è svolta a Genova, nel quartiere di Sampierdarena. Qui ho comunicato a tutti, muovendomi in libertà, la mia felicità ed entusiasmo per questo evento. Da tanto tempo sono andato in provincia di Firenze a fare i documenti a fare le impronte.

Il 19 dicembre 2017 ho visto l’aeroporto di Fiumicino di Roma. Nel febbraio 2018 per la prima volta ho partecipato a un concorso di poesia su tema d’amore e del carnevale. Sono autore di diverse poesie.

Il 19 marzo 2018 sono stato intervistato da Leyla Ziliotto, moglie di Maurizio Michieli su Antenna Blu Canale 16. Ho partecipato ad aprile 2018 al concorso letterario “Azzurra Liguria” con una poesia dedicata ad Euroflora e sempre nel 2018, a dicembre, ho vinto il premio speciale con la poesia “Arriva Babbo Natale.

Nel febbraio 2019 ho inaugurato l’evento “Il capodanno cinese raccontato dagli studenti del Casaregis di Genova”, organizzato da me.

Nel dicembre 2019 un importante giornalista genovese di “Repubblica“ mi ha intervistato e ho potuto spiegare quello che era il mio sogno di diventare giornalista come lui.

Nel aprile 2020 ho creato il nuovo sito internet dal nome: “Meike Ye official news”.


BIOGRAFIA:

Silvana Baroni, fondatrice il centro Reul detto (Afa), dice: “Ho un ottimo ricordo di te che sei stato presente nelle ore in cui dovevi fare terapia. Hai compiuto un buon percorso tanto che ora puoi svolgere interessanti attività e puoi anche scegliere cosa attivare“.

Stefano Giannini, musicista, ha detto: “Quando sei arrivato per la prima volta a Genova Sampierdarena hai trovato un mondo diverso da quello di cui eri abituato, ma subito ti sei trovato bene perché hai trovato brave persone. Ti sei subito ambientato, ed ora fai parte della nostra comunità e del nostro quartiere, e partecipi attivamente a varie manifestazioni. Quindi bravo Mei!

Tiziana Bellomi, l’ex insegnante di sostegno di Meike, ha detto: “Ho avuto la fortuna di conoscere Mei quando aveva 4 anni, approdò casualmente alla nostra scuola dell’infanzia di via Bologna in quanto ormai l’anno scolastico era iniziato e la scuola del quartiere non lo aveva potuto accogliere. Mei allora era un bimbo spaventato e arrabbiato, aveva lasciato i nonni in Cina e ritrovato mamma e papà che conosceva poco, catapultato in una città sconosciuta, una lingua da apprendere, cibi e usi diversi da quelli a cui era abituato. Per tanti mesi ha faticato ad adattarsi a quella nuova condizione, a condividere spazi e interagire con i coetanei. Poi pian piano ha compreso grazie anche al supporto della famiglia che poteva fidarsi di noi, e le caratteristiche più belle di Mei hanno iniziato ad affiorare. Nel giro di poco tempo tutta la scuola lo conosceva e cercava. Mei è una persona speciale, dotato di grande volontà spontaneità curiosità magnetismo naturale bontà d’animo. Avere l’opportunità di conoscerlo cambia la vita a chiunque voglia mettersi in un prospettiva di ascolto. Ti ricorderò per sempre e per sempre sarai nel mio cuore“.

Chiara Cogoni, l’ex insegnante di italiano, storia, geografia, immagine e motoria, ha detto: “La prima volta che l’ho visto, Mei aveva 4 anni ed era appena arrivato dalla Cina. Ci guardava passare, me e la mia classe, mentre andavamo in mensa o in palestra con gli occhi smarriti, le manine e il nasino appiccicati al vetro della porta della scuola dell’infanzia e ho capito che sarebbe stato un mio alunno. Per cinque anni, infatti, sono stata la sua insegnante e non ho più visto quell’aria smarrita, anzi, l’ho visto felice con i compagni, lavorare e giocare con loro, scherzare, arrabbiarsi, … Difficile scegliere tra i ricordi, sono moltissimi: Mei, in prima, che a casa non ha il computer, ma nel laboratorio d’informatica, scarica e usa un gioco dopo aver messo musica cinese in sottofondo, che sbuffa e si lamenta durante le gite sulle alture, che è felice quando ci sono le cosce di pollo, che “litiga” a panciate con il mio collega, che mi ritrae con le braccia aperte e le mani che sembrano due soli enormi, che scrive il finale di una storia collettiva, che è al timone di una barca a vela, … Il mio rapporto con Mei non si è concluso con la fine della scuola primaria, ho continuato a seguire il suo percorso, a frequentarlo anche fuori dal contesto scolastico, a mantenere i rapporti con la sua famiglia. Oggi Mei, grazie anche alle persone che lo hanno seguito nel tempo, dalla scuola dell’infanzia sino alle superiori, è un ragazzo che sa quello che vuole e sa farsi apprezzare, e io sono orgogliosa per aver in parte contribuito alla sua crescita“.

Milena Mallamaci, vice-preside IISS Einaudi – Casaregis Galilei di Genova «Sono 4 anni che conosco Mei in questa scuola e sono molto dispiaciuta nel pensare che andrà via; perché è la nostra mascotte, è sempre un sorriso pronto nella scuola, è sempre stato un ragazzo collaborativo e ogni volta che gli ho chiesto di fare qualcosa per me, lui l’ha fatta. Quindi speriamo che questa scuola abbia fatto qualcosa per lui, io credo di sì …. lui dice di sì, quindi siamo felici e lo abbracciamo

Giusy Lo Cicero, vice-preside IISS Einaudi – Casaregis Galilei di Genova «Ciao Mei, sono tanto dispiaciuta che tu abbia concluso il 07 giugno 2019 il tuo percorso scolastico; ti conosco anche io da quattro anni e devo dire che posso solo parlare bene di te. Sei una persona meravigliosa, sempre disponibile e hai fatto tanto per tutti noi, sempre con il sorriso, credendo tantissimo in quello che hai fatto. Spero che tu possa avere un bellissimo ricordo di noi e ricordati che ci saremo sempre per te, un abbraccio

Claudia Maggiani, insegnante «Ciao Mei, è stato un piacere conoscerti, ti volevo ringraziare di tutto quello che hai fatto per noi e il prossimo anno tienimi come riferimento, qualora decidessi di organizzare il carnevale cinese, ciao!»

Artom Tomer, insegnante «Ciao Mei, è stato bello conoscerti quest’anno spero di vederti ancora in futuro e spero anch’io di essere invitato al Carnevale Cinese

Chiara Pellegrino, insegnante «Caro Mei, è stato davvero bello poter lavorare insieme a te durante questo ultimo tuo anno. Abbiamo imparato a conoscerci e, dal lavoro fatto assieme, siamo cresciuti entrambi. Porto nel cuore questa scuola e il percorso intrapreso: sia per le persone incontrate, sia per i risultati e progressi che con impegno tu hai raggiunto. Sono molto contenta e sono certa che tu sia pronto per il mondo che ti aspetta … non temere e con fiducia continua su questa strada. Sicuramente non ci perderemo di vista, per qualunque cosa, ci sarò

Luigi Spera, tecnico di laboratorio informatica «Abbiamo avuto delle belle quinte, in particolare Mei, che diventerà un inviato e farà grandi servizi per le nostre tv locali in un primo momento, ma poi la sua carriera sarà lunga ricca di sorprese: qui lo dico e qui lo sottoscrivo

L’intervista che mi ha fatto il giornalista del quotidiano Genovese La Repubblica, in cui è spiegato il mio sogno e quello che amo fare:

Conoscerlo di vista è semplice, se non altro per i lineamenti: asiatici, senza ombra di dubbio. Per non parlare del suo nome, Meike Ye, che circola spesso tra i protagonisti delle istituzioni genovesi.

Giusto per capire a che livello: quando il sindaco Marco Bucci lo incontra, lo saluta così: «Ciao Meike». E lo stesso vale per l’entourage del governatore Giovanni Toti, gli uffici stampa, i portieri dei palazzi del potere e pure per gli investigatori della digos.

Tra i giornalisti poi Meike Ye ha un certo successo, e non solo perché alle conferenze stampa nella Sala della Trasparenza in Piazza De Ferrari è un ospite fisso. Nell’ultimo incontro dell’anno il Gruppo cronisti liguri lo ha insignito del titolo “Cronista onorario”, con applausi, sorrisi e urla di incorragiamento dei colleghi.

Una domanda però continua a restare irrisolta tra i tanti che lo incontrano, mentre filma e intervista con il suo cellullare: chi è Meike Ye? «Un blogger», dice Meike. «Ma vorrei tanto essere un giornalista», aggiunge subito dopo.

La sua fascianazione per il mondo delle news resiste dai tempi della scuola elementare a San Teodoro, dove è arrivato dopo essere nato nel 1999 a Prato in Toscana da una famiglia cinese originaria di Wenzhou.

Da 15 anni Meike, che è cittàdino italiano, vive nel quartiere del Fossato a Sampierdarena, quartiere a cui è molto legato per gli anni passasti all’istituto Einaudi-Casaregis-Galilei e per la sua passione per il Centro Civico Buranello.

I suoi genitori vendono vestiti nei mercati rionali del ponente genovese, mentre lui frequenta l’agenzia di formazione Isforcoop e nel tempo libero gestisce il blog “Genova2000”.

«Mi piace raccontare quello che succede e conoscere tante persone», spiega lo stesso Meike, che saltella tra dirette Facebook, conferenze stampa e cerimonie.

La lista è lunga: la sede della Regione in Piazza De Ferrari, Palazzo Tursi, la Camera di Commercio, Palazzo Ducale. E poi gli ospedali e l’università, lo stadio, le sedi di associazioni che ospitano mostre ed eventi culturali. Senza dimenticare gli appuntamenti politici come visite di ministri e leader di partito, o quelli più mondani come concerti o cerimonie con star del mondo dello spettacolo.

«Dove succedono le cose, io vado», dice con semplicità Meike, che non si fa intimorire dalla giovane età, 20 anni, e nemmeno da una famiglia dove si parla solo in mandarino. La sua avventura “giornalistica” è cominciata nel 2015 con il suo sito Genova2000 (che nulla ha a che fare con il preesistente sito Genova3000) e da qualche mese si è arricchita di una nuova soddisfazione: vedere il proprio nome stampato sulla carta.

Meike è infatti uno dei volontari della rivista Il Corniglianese, mensile di informazione edito dalla Pro Loco di Cornigliano che Meike ha bombardato di telefonate finché non ha ottenuto un appuntamento. «Si è meritato di avere una possibilità», racconta il direttore del Corniglianese, Enrico Cirone, volto noto dell’emittenza locale genovese. «È bello aiutare persone che hanno un valore, ma trovano difficoltà a dimostrarlo».

Lungo la strada Meike ha però trovato un’altra persona che lo aiuta nel suo sogno: Nicola Leugio, portuale, autore radio-televisivo e collaboratore del Gazzettino sampierdarenese.

Da quando cinque anni fa Meike lo ha contattato su Facebook per chiedergli aiuto nei suoi progetti giornalistici, Nicola lo ha preso sotto la sua ala protettiva.

Lo aiuta a scrivere con un buon italiano su Genova2000 e lo sgrida da quando è un po’ troppo esuberante sui social. «L’importante è concentrarsi su settori che si conoscono bene – ripete Nicola a Meike – e non avventurasi in temi complicati come la politica».

Meike ascolta e concorda. «Dovrei occuparmi sopratutto di appuntamenti e spettacoli di Sampierdarena», ammette. «Il problema è che non so se riuscirò mai a diventare giornalista nella mia vita. Anche perché la mia mamma non è d’accordo».

Nicola lo sprona «Credi nel tuo sogno», Meike sospira. «Spesso sono triste per questo».

Ma subito dopo si riscatta. «Però non voglio smettere, mi piace troppo andrare in giro e raccontare la vita di Genova. E poi diventare giornalista è il mio sogno sin da bambino».


Per vedere l’intervista realizzato dal giornalista del quotidiano Genovese La Repubblica


CV (Curriculum vitae)